La televisione nasce nella prima metà del secolo scorso e in pochi decenni si diffonde a tal punto di diventare il mezzo di comunicazione di massa più diffuso. E' indubbio e arcinoto che la TV sia utilizzata come mezzo di propaganda, più o meno velata, e coercizione (le ingenti somme che le aziende investono in pubblicità ne sono la prova).
Ma che effetti produce sul cervello di milioni di ignari telespettatori?

L'associazione accademica pediatrica americana (
AAP) mette in guardia dall'utilizzo del mezzo televisivo per i bambini, soprattutto di età inferiore a 24 mesi, quando il cevello è in pieno sviluppo. I rischi che si corrono sono molteplici e possono inficiare permanentemente la qualità di vita futura: deficit di attenzione, memoria e apprendimento, deficienze di linguaggio, disturbi del sonno,
aggressività, percezione alterata della realtà e difficoltà di socializzazione.