Durante l'esperimento hanno mostrato una foto neutrale a dei soggetti e contemporaneamente hanno somministrato loro una scossa elettrica.
In seguito, prima che la memoria a corto termine si consolidasse, ad alcuni dei soggetti interessati hanno mostrato ripetutamente la stessa foto, ma questa volta senza lo shock elettrico.
Monitorando le reazioni del cervello con la risonanza magnetica, è stato possibile osservare come, negli individui ai quali era stata rimostrata la foto, la paura della scossa associata scompariva dalla parte del cervello che solitamente memorizza le associazioni emotive, il nucleo dell’amigdala nel lobo temporale.
Gli esperimenti potrebbero aprire nuove e interessanti strade per quanto riguarda la cura di fobie, ansie e stress post-traumatici.
Un simile meccanismo di riproposizione e rielaborazione viene applicato nella moderna psicanalisi. Solitamente il paziente parla del proprio passato e della sua situazione a ruota libera, senza che lo psicanalista interferisca, così da prendere coscienza dei propri problemi con metodo maieutico.