martedì 4 settembre 2012

Viso, Muscoli e Tensioni...

Il viso di  un essere umano contiene circa 43 muscoli,  il numero varia da soggetto a soggetto (un interessante studio del 2008, pubblicato su ScienceDaily, ha evidenziato come alcuni individui ne posseggono solo il  60% di quelli conosciuti).
La funzione dei muscoli facciali detti mimici, è di contrarsi o rilassarsi modificando le espressioni del viso a seconda degli stati d'animo. Sono numerosissimi gli studi che trattano la comunicazione non verbale e il riconoscimento delle emozioni degli interlocutori, partendo dalle differenti mimiche facciali. Il viso è  la parte del corpo che più di tutte esterna la personalità e le emozioni. Nell'antica grecia il termine persona (prósōpon) veniva utilizzato per indicare il volto di un individuo ma anche le famose maschere degli attori teatrali.
Quante volte, sovrappensiero o mentre si svolge qualsiasi attività, capita che si assumano espressioni tese, innaturali o addirittura di sofferenza?
E' così necessario corrugare la fronte o mordersi il labbro quando si stringe una vite o si affettano i cetrioli?
Prima di ricorrere al botox non sarebbe meglio, ove possibile, evitare di assumere espressioni del volto che accelerino il formarsi di rughe anzitempo?

Il viso è stato preso ad esempio ma ci sono numerose altre parti del corpo coinvolte in inconsapevoli e notevoli dispersioni energetiche.
Molto spesso si accumula tensione nervosa sui trapezi che si irrigidiscono inutilmente persino seduti ad una scrivania davanti a un pc, in auto o lavando i piatti.

Fare un piccolo sforzo di PRESENZA e rilassare viso e corpo durante tutte le attività quotidiane permetterà di ottenere maggior rendimento da ogni singolo gesto, contribuirà al mantenimento dell'energia vitale (Prana o Ki) e porterà ad acquisire una maggior coscienza di Sè.

E' utile, per rendere abitudine il rilassamento del corpo, pianificare dei momenti durante la giornata. Per esempio durante la prima settimana ci si può ricordare di distendere spalle e viso ogni ora, poi la successiva diminuire l'intervallo e ricordarsi di farlo ogni mezz'ora e così via...

Sembra un paradosso che per rilassarsi si debba fare uno sforzo (di ricordarsi di farlo), ma i benefici sono così evidenti che sarebbe un peccato non provare a dedicarcisi.


Libri Consigliati:
Risveglio - Salvatore Brizzi

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